Ultima modifica: 28 Febbraio 2019
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Sorte, la famiglia con DNA …. contagioso

Il viaggio in Uganda

Se la montagna non va da Maometto, allora è Maometto che va dalla Montagna. Così Matteo Sorte, da oltre trent’anni volontario della Croce Rossa del Comitato di Messina e una vita dedicata a favore del prossimo, insieme all’adorata moglie Giovanna ha preparato le valigie per andare a trovare il figlio Roberto che non vedevano da due anni. Dettaglio non di poco conto il fatto che il figlio si trova in Uganda, diciamo non proprio dietro l’angolo.

Roberto, così come, tra l’altro, riportato in un articolo dell’11 marzo 2018 pubblicato su www.newvision.co.ug dal titolo “BIKING AROUND THE WORLD FOR PEACE” (In bici intorno al mondo per la pace), si è laureato programmatore informatico con 110 e lode, si è specializzato in India in ingegneria informatica. Ha viaggiato molto per lavoro, prima come ingegnere, poi come traduttore, quindi nel mondo del turismo prima di diventare un volontario in tanti paesi come il Canada, il Kenya, la Tanzania e infine l’Uganda. Malgrado le soddisfazioni, anche di natura economica in campo lavorativo, sentiva la sua impotenza davanti alle guerre e alle uccisioni e non ne capiva il senso; non capiva perché le persone non potessero vivere in pace. E si chiedeva che cosa poteva fare lui per convincere le persone a vivere in pace. Riflettendo sulle lunghe pedalate effettuate in bici sull’Himalaya, ha pensato alla bici come mezzo di divulgazione del proposito di pace. bicicletta bahatiLa bicicletta fu nominata “Bahati”, che significa “fortuna”, e il suo cognome, Sorte. Iniziò a fare migliaia di chilometri andando anche in Africa settentrionale dove i suoi progetti furono interrotti dalla primavera araba. Prese così un volo per il Kenya e da lì andò in Tanzania e Uganda. La sua “Bahati Sorte”, costruita con pezzi di riciclo, oltre alla sella del “pilota” ha una poltroncina con la cintura di sicurezza destinato a chiunque voglia salirci, indipendentemente dalla razza, colore, religione e anche che sia disabile o meno. La sua bici ha pedalato per più di 8 mila chilometri ospitando più di 5 mila bambini di tutte le età, abbattendo pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo. Con gli obiettivi del suo Safari Africano promuove lo sport, il movimento, l’equilibrio per l’unità, la salute, l’uguaglianza. L’attività viene svolta grazie ad alcune partnership, anche di Messina, e aiuti da singoli privati (www.nosex.app). Economicamente Roberto è sostenuto dalla famiglia e da qualche donatore da internet; non è il tipo che chiede molto, anzi si arrangia con poco e vive in un villaggio alla periferia di Kampala in una casetta umile senza mobili con il materasso per terra.

Il viaggio dei coniugi Sorte, considerato il DNA della famiglia -impregnato dei principi di Jean Henri Dunant, Fondatore della Croce Rossa e ideatore delle convenzioni di Ginevra per i diritti umani e premio Nobel per la pace nel 1901 -, è stato organizzato con l’animus del “volontario”. Quindi, il programma approntato non poteva non prevedere il desiderio di conoscere la realtà locale della Croce Rossa. E il 25gennaio, nella sede della “Ugandan Red Cross” (Croce Rossa Ugandese) hanno conosciuto il Segretario Generale, Robert Kwesiga, al quale, nel corso del caloroso incontro, hanno lasciato un ricordo della loro terra natia.

Sorte e CeruttiNei giorni di permanenza a Kampala, Matteo ha anche avuto modo di conoscere Anna Cerutti, funzionario della Croce Rossa Internazionale, che oltre un anno coopera con la Croce Rossa Ugandese, ed ha visto come suo figlio Ro impiega il suo tempo da volontario: insieme ai giovani del luogo, dedica le sue giornate principalmente ai bambini del villaggio, si allena con loro a pilotare e aggiustare la sua Bahati Bike (vedi canale fb nosex.app), ad andare in equilibrio sulla corda, a suonare, a insegnare inglese, ad arrangiarsi con falegnameria ed altre arti più o meno tecniche.

La Bahati Bike sta diventando un mezzo piuttosto popolare a Kampala: col suo team provano ad onorare tutti gli inviti che ricevono. Partecipano mensilmente ad eventi e manifestazioni di vario tipo, per bambini autistici, per la pace, per i diritti umani ecc.

 Matteo e Giovanna sono tornati a Messina e, quindi, potreste incontrali sul viale. Fate attenzione, perché il loro DNA è contagioso e non si sa mai ciò che potrebbe accadere anche con una sola stretta di ……. mano. Di Matteo e di Roberto c’è ne vorrebbero tanti altri.  Pensiamoci su perché non è necessario andare lontano, il prossimo che ha bisogno di un po’ di affetto o anche di un sorriso può essere accanto a noi e magari non ce ne siamo accorti.

La Croce Rossa ha come garanzia e guida delle azioni i sette Principi Fondamentali del Movimento, che ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità.

Adottati nella 20ª Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garanti dell’azione del Movimento, ma anche della C.R.I. e di ogni suo volontario e aderente.

 

 

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