La CRI al decennale dell’alluvione di Giampilieri
1° ottobre 2009 – 1° ottobre 2019
Sono stati tre intensi e significativi giorni ricchi di eventi che quest’anno sono stati organizzati dal comune di Messina per ricordare il decennale della tragedia che si consumò quella sera del 1° ottobre 2019. £7 vittime e una ferita che non si è rimarginata anche se si è cicatrizzata con una grossa, evidente e profonda cicatrice.
Il Comitato della Croce Rossa di Messina ha partecipato agli eventi con una sua rappresentanza. Dallo spettacolo allestito la sera del 29 settembre scorso al Teatro V. Emanuele, nel corso del quale sono state consegnate ai rappresentanti delle istituzioni e delle Associazioni di volontariato targhe ricorso, agli interessanti convegni svoltisi alla scuola intitolata a “Simone Neri” nel pomeriggio del 30 settembre alla presenza di autorità e con esperti della protezione civile comunale, provinciale, regiuonale e nazionale.
E anche ieri sera, 1° ottobre, il Comitato di Messina con la presenza di una rappresentanza di volontari e Infermiere Volontarie ha confermato la propria vicinanza agli abitanti di Giampilieri, ricevendo manifestazioni di apprezzamento dai singoli e, in particolare, dal Presidente dell’associazione “Salviamo Giampilieri”.
Dopo le attività realizzate da ragazze e ragazze all’interno del Progetto “Edu-Pilieri”, coordinato dalla scuola “Simone Neri”, nel pomeriggio, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, nonche di rapèpresentanze delle Associazioni di volontariato e abitanti e/o nativi del posto, sono stati rivolti ringraziamenti e riconoscimenti a tutti coloro che hanno contribuito, col loro apporto, nei soccorsi e nel post-periodo per la riorganizzazione, ricostruzione e recupero di Giampilieri, i cui cittadini si sono opposti fermamente alla delocalizzazione in new-town inizialmente proposta dagli organi nazionali.
Successivamente i convenuti si sono portati presso il monumento e, scanditi dai colpi di una campana, sono stati letti i nomi delle 37 vittime, tra le quali purtroppo ce n’è una non identificata. Tragedia nella tragedia. Quindi, in processione, in un fiume di candele accese quale simbolo di rinascita per Giampilieri, è stata raggiunta la chiesa Madre dove Mons. Accolla, col suo vicario Di Pietro, ha presieduto la celebrazione Eucaristica.
Quello che è venuto fuori alla conclusione della tre giorni, oltre ai ricordi e la commozione, è stato il fatto sul quale tutti gli esperti del settore hanno convenuto. E cioè che Giampilieri ha fatto da scuola per gli eventi verificatesi dopo in altre parti d’Italia e oggi, dopo la spesa di alcune centinaia milioni di euro – sulla quale la Corte dei Conti ha pronunciato un giudizio positivo sull’efficacia – per i lavori realizzati il paese può ritenersi sicuro. Rimane ancora un 30% di lavori da effettuare, ma quello su cui insistere e investire è la rinascita del paese. Non a caso il si8ndaco De Luca nel corso del suo intervento il 30 pomeriggio ha annunciato l’avvvio di vari progetti tendenti all’avvio di nuove attività, con un finanziamento pronto di circa due milioni di euro.